Messaggio da leggereda Halfblood Bastard » 24/11/2009, 17:37
Il film inizia con lui che fa una specie di tour di pub e locali di provincia, tra cui il ritorno alla sua Belfast, credo siano gli anni '90. Lo show consiste in una specie di intervista spettacolo, sul modello di una celebre intervista rilasciata a Terry Wogan, un decano della tv british. Il suo amico intervistatore (interpretato da Roger Daltrey?!) fa domande di carattere alcoliche-erotiche sempre più sconce in modo da scatenare il pubblico. Insomma ormai non è diventato altro che una macchietta patetica che si umilia per vivere. Salto indietro nel tempo: esordio da 17enne con i Red Devils di Sir Busby che come un padre le prova tutte per salvarlo, poi l'apogeo del '68 (quella a soli 22 anni è considerata la sua stagione migliore:pazzesco, cosa avrebbe potuto fare nella piena maturità?) e la sua rapida caduta a causa del suo trittico: alcol, donne e gioco d'azzardo. Omai una rockstar della Swinging England, circondato da falsi amici, abbandonato dopo l'ennesimo tradimento dalla fidanzata storica (Patsy Kensit) la notte gira locali e sperpera soldi nei casinò, di giorno non si allena o se si presenta è fradicio di vodka, le prestazioni calano ma poi tira fuori partite come quella storica dei 6 goal... così si aliena la solidarietà dei giocatori (Bobby Charlton per primo, non può permettere che la squadra affondi con la sua primadonna) e con la dipartita del suo mentore non ha più protezione perciò all'ennesima sospensione abbandona il Man.U. Torna anni dopo all'Old Trafford per la morte di Matt Busby, abbraccia i vecchi compagni e legge dal cerchio di centrocampo la commemorazione. Così si conclude il film. Non un gran ché. Brutte le scene di calcio e brutto pure lui (il pirla che cornifica Gwineth Paltrow in Sliding Doors): deve essere la prima volta che l'interprete è + cesso del personaggio reale... Si vede che è stato girato con pochi pounds. Con un soggetto del genere si potrebbe fare veramente un gran bel film. Con un attore vero uscirebbe tutta la complessità di Georgie... che capisce di essere sconfitto, di aver buttato tutto nel cesso e non parlo dei soldi ma della sua esistenza, della sua dignità di uomo ma non riesce ad alzarsi e combattere la sua stessa rovina. Bella l'idea della scena in cui sfugge momentaneamente ai poliziotti che hanno circondato la sua casa: corre e poi si ferma per riassaporare l'effimero momento della vittoria
«Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.»
Winston Churchill
